Abilita alla guida
di:
- autoveicoli diversi da quelli previsti nelle cat. D1 e D la
cui massa massima autorizzata è superiore a 3500 kg e progettati e costruiti
per il trasporto di non più di otto passeggeri oltre al conducente; agli
autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio la cui massa
massima autorizzata non superi 750 kg.
La patente C è obbligatoria per le macchine operatrici eccezionali, stradali o da cantiere, omologate per circolare su strada e immatricolate con targa gialla con numeri rossi, che superano almeno uno dei seguenti limiti dimensionali o di massa:
- larghezza massima 2,55 m
- lunghezza massima 12,00 m
- altezza massima 4,00 m
- massa complessiva (per le macchine operatrici semoventi a 2 assi) di 18 t
- massa complessiva (per le macchine operatrici semoventi a 3 o più assi) di 25 t.
NB: la capacità di traino della patente C è uguale a quella della patenti B, C1, D1 e D.
Si può conseguire dall’età di:
21 anni
(18 se in possesso di CQC)
Tabella sul conseguimento
anticipato delle patenti professionali
Procedura per il conseguimento
anticipato delle patenti professionali
Conseguendo
una patente in deroga all’età minima (per esempio C a 18 anni) con
contemporaneo corso CQC è consentito condurre solo veicoli entro 7,5 t fino al
compimento di 21 anni. Se si guida un veicolo per cui la CQC non è richiesta, non
è comunque possibile utilizzare la C per intero, per esempio guidando il
proprio autocarro da 18 t ad uso privato. La limitazione vale, come specificato
al punto 6.9.1, lettera B delle circolare 3 aprile 2014 anche per la guida in
ambito privato. Questo il comma: In tali ipotesi anche l'abilitazione alla
guida non professionale, espressa dalla patente di guida di categoria C, CE, D
o DE, conseguita in deroga ai limiti anagrafici di cui all'articolo 115 CDS, è
parimenti limitata.
Validità:
5 anni
Le categorie C1, C1E, C e CE scadono al
compimento del 65° anno e se rinnovate presso la CML, avranno validità massima
di 2 anni

ESAME DI TEORIA
- 40 affermazioni
- 40 minuti
- 4 errori consentiti al massimo
e prevede la possibilità di conseguire altre patenti, come indicato nella tabella.
LE INFORMAZIONI DETTAGLIATE SULLA PROVA TEORICA SONO NELLA PAGINA "ESAME DI TEORIA" ALLA VOCE "C"
ESAME DI GUIDA
Superato l’esame di teoria, il candidato può richiedere l’autorizzazione ad esercitarsi alla guida (foglio rosa), che gli consente di esercitarsi alla guida sui veicoli delle categorie per le quali è stata richiesta la patente o l'estensione di validità della medesima.
L'autorizzazione è valida per sei mesi. La prova pratica di guida non può essere sostenuta prima che sia trascorso un mese dalla data del rilascio dell'autorizzazione per esercitarsi alla guida.
Gli esami possono essere sostenuti previa prenotazione da inoltrarsi non oltre il decimo giorno precedente la data della prova, entro il termine di validità dell'autorizzazione per l'esercitazione di guida. Nel limite di detta validità è consentito ripetere, per una volta soltanto, la prova pratica di guida.
Al riguardo si sottolinea che, giusto il disposto dell’articolo 115, comma 1, del codice della strada, il limite anagrafico per il conseguimento della patente di categoria C, posto in via generale a 21 anni, può essere ridotto a 18 anni, qualora il candidato al conseguimento della stessa sia in possesso della qualificazione professionale di tipo CQC per il trasporto di cose.
Infatti, il decreto legislativo 286/2005, prevede che:
- per iscriversi ad un corso di qualificazione iniziale CQC, non è richiesto il possesso della patente corrispondente a quella presupposta dalla qualificazione professionale di tipo CQC che si intende conseguire;
- è tuttavia richiesto il possesso di un foglio rosa, per la patente corrispondente a quella presupposta dalla qualificazione professionale di tipo CQC che si intende conseguire, prima dello svolgimento della parte di programma del corso di qualificazione iniziale, relativa alle ore di guida individuale (vedi articolo 18, comma 1, del decreto legislativo 286/2005).
Pertanto, il candidato al conseguimento della categoria C, di età inferiore a 21 anni, che comprovi l’iscrizione ad un corso di qualificazione iniziale CQC, può chiedere di sostenere un esame di teoria per una patente di categoria C, a decorrere dai 18 anni e, in caso di esito positivo, consegue un foglio rosa per esercitarsi alla guida di veicoli di corrispondente categoria.
Completato il corso di qualificazione iniziale di tipo CQC, e superato il relativo esame, lo stesso candidato può accedere alla prova pratica di guida per il conseguimento della patente per la quale ha già superato l’esame teorico.
VEICOLI UTILI PER LA PROVA D’ESAME
La prova pratica per il conseguimento della patente di categoria C1 (anche con codice unionale 97), si svolge su un veicolo di categoria C1 con massa limite pari o superiore a 4 000 kg, lunghezza pari o superiore a 5 m, capace di sviluppare una velocità di almeno 80 km/h; esso deve disporre di ABS e deve essere dotato dell'apparecchio di controllo di cui al regolamento (CEE) n. 3821/85 e successive modificazioni; lo spazio di carico deve consistere in un cassone chiuso di altezza e di larghezza almeno pari a quelle della cabina.
La prova pratica per il conseguimento della patente di categoria C si svolge su un veicolo di categoria C con massa limite pari o superiore a 12 000 kg, lunghezza pari o superiore a 8 m, larghezza pari o superiore a 2,40 m capace di sviluppare una velocità di almeno 80 km/h; il veicolo deve disporre di ABS, di un cambio dotato di almeno 8 rapporti per la marcia avanti, nonché dell'apparecchio di controllo di cui al regolamento (CEE) n. 3821/85, e successive modificazioni; lo spazio di carico deve consistere in un cassone chiuso di altezza e di larghezza almeno pari a quelle della cabina; il veicolo deve essere presentato con un minimo di 10 000 kg di massa totale effettiva.
I predetti veicoli devono essere dotato di doppi comandi almeno per la frizione ed il freno e, al fianco del candidato, deve essere presente una persona munita di abilitazione di istruttore di guida in corso di validità. Durante la prova nel traffico l’esaminatore, salvo specifica esenzione ai sensi dell’art. 172, comma 8, del codice della strada, deve indossare la cintura di sicurezza.
Si rammenta infine che tali veicoli possono essere muniti indifferentemente di cambio manuale o di tipo diverso, fermo restando che – qualora la prova venga sostenuta su veicolo con cambio diverso da quello manuale – sulla patente di guida, in corrispondenza della categoria C1 o C, sarà annotato il codice UE armonizzato “78”: pertanto al titolare della patente così conseguita sarà preclusa la guida di veicoli di categoria B con cambio manuale. È considerato dotato di cambio manuale il veicolo nel quale è presente un pedale della frizione per l’avvio, la fermata o il cambio di marcia del veicolo.
Non sarà indicato il codice 78 in corrispondenza della categoria C che sia stata conseguita sostenendo le prova di capacità e comportamento su veicolo “privo del pedale della frizione” qualora il candidato:
a) sia già titolare di patente di altra categoria (ad esclusione delle categorie AM, A1, A2, A, B1) conseguita sostenendo la prova pratica con veicolo dotato di cambio manuale;
b) durante la prova pratica abbia applicato i principi della guida cosiddetta “preventiva” ed “ecologica”, e quindi abbia dimostrato la propria abilità ad improntare uno stile di guida finalizzato a:
- ridurre i consumi;
- contenere le emissioni inquinanti attraverso un accorto uso del comando dell'acceleratore nelle fasi di accelerazione;
- anticipare i flussi di traffico per mezzo della giusta osservazione della circolazione stradale;
- gestire correttamente l'inerzia del veicolo nelle fasi di rallentamento;
- evitare brusche accelerazioni e brusche frenate.
Qualora la patente di categoria C1 o C sia richiesta da mutilati e minorati fisici, la prova pratica di guida si svolge su veicolo di corrispondente categoria, dotato degli adattamenti prescritti dalla commissione medica locale. Detti veicoli possono essere di loro proprietà o di terzi che ne autorizzano l’uso, senza obbligo di doppi comandi.
I candidati, allievi di un’autoscuola devono sostenere la prova pratica su veicolo intestato al titolare dell’autoscuola o del centro di istruzione automobilistica.
I candidati, allievi di un’autoscuola o di un centro di istruzione automobilistica per il conseguimento della categoria C1 o C1 (97) possono svolgere la prova pratica su veicolo dato in disponibilità alla scuola o al centro dall'allievo, o da terzi, proprietari, usufruttuari, locatari con facoltà di acquisto o venditori con patto di riservato dominio.
ZAVORRA
Per poter raggiungere la massa in ordine di marcia dei veicoli richiesti dalle norme vigenti è possibile procedere aggiungere una zavorra fissa o amovibile.
ZAVORRA INAMOVIBILE
Nel caso in cui si proceda ad ancorare sul veicolo una zavorra inamovibile, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 78 CdS. Tale modifica delle caratteristiche costruttive ed il relativo aggiornamento della carta di circolazione può essere richiesto da chi risulti essere proprietario del veicolo o, ricorrendone l’ipotesi, dall’intestatario della carta di circolazione ai sensi dell’articolo 93 e 94, comma 4-bis, CdS, previa esibizione dell’autorizzazione del proprietario.
ZAVORRA AMOVIBILE
Nel caso di zavorra amovibile, sono previste due diverse tipologie di elementi di carico:
a) utilizzo di contenitori in plastica rigida, del tipo omologato GIR (Grandi Imballaggi per il trasporto alla Rinfusa), IBC (Intermediate Bulk Container) o GVR (Grand Recipient pour Vrac):
- riempiti a raso d’acqua: a tal fine, non rileva la capacità di liquido contenuta
nell’imbocco dei contenitori;
- recanti indicazione dei vari livelli di capacità di modo che, in relazione alla quantità acqua immessa, il livello si possa agevolmente riscontrare dall’esterno;
b) utilizzo di elementi di carico in altro materiale purché:
- rigido;
- resistente al deterioramento da agenti atmosferici;
- dotato di caratteristiche costruttive che consentano un saldo ancoraggio al veicolo nelle normali condizioni di trasporto.
In entrambe le ipotesi sub lettere A) e B), dovrà procedersi ad acquisire un “attestazione di massa totale effettiva del veicolo con zavorra amovibile”, secondo le modalità che di seguito si illustrano.
PROCEDURA PER L’ATTESTAZIONE DI MASSA TOTALE EFFETTIVA DEL VEICOLO CON ZAVORRA AMOVIBILE
I veicoli zavorrati sono presentati presso un Ufficio Motorizzazione civile corredati da una relazione tecnica, redatta da perito tecnico abilitato. Tale qualifica dovrà essere comprovata dall’iscrizione ad apposito Albo, il cui numero dovrà essere riportato in relazione.
Sono contenuti minimi della relazione tecnica:
a) l’indicazione degli elementi utili ad identificare il veicolo: marca e modello, numero di telaio e di targa;
b) la descrizione:
- degli elementi di carico: numero, dimensioni, materiale, geometria dei solidi e peso/capacità di ciascun elemento, se del caso omologazione GIR, IBC o GVR;
- della dislocazione degli elementi di carico sul piano di carico;
- delle modalità di ancoraggio.
c) un’immagine fotografica del veicolo carico, che deve essere inserita (e non allegata) nella perizia stessa.
La parte descrittiva della relazione deve avere un grado di dettaglio e completezza necessario e sufficiente a ripetere, in occasioni successive, il carico del veicolo in esatta conformità a quello presentato all’Ufficio Motorizzazione civile.
Un funzionario dell’ all’Ufficio Motorizzazione civile provvede nell’ordine a:
- verificare, a mezzo dell’esibizione della relativa attestazione di pagamento, che sia stato effettuato – per ciascun veicolo del quale attestare la massa totale effettiva – l’importo di cui alla tabella 3, punto 4, della legge 1 dicembre 1986, n. 870 (diritto di motorizzazione);
- effettuare le operazioni di pesa del veicolo carico;
- attestarne il valore risultante sulla relazione tecnica con la formula “Il veicolo di cui alla presente relazione, caricato in conformità a quanto descritto nella stessa, risulta avere massa totale effettiva pari a kg”, apponendo, altresì, timbro dell’Ufficio e firma. Nulla osta a che la relazione tecnica rechi già la predetta formula, in apposito campo in calce, con l’avvertenza che si tratta di campo da compilarsi a cura dell’Ufficio Motorizzazione civile.
Si precisa che, qualora il funzionario incaricato ritenga la parte descrittiva della relazione tecnica non sufficientemente dettagliata e completa per le finalità su esposte, nel rifiutare l’operazione richiesta deve formalizzare puntualmente le integrazioni ritenute necessarie, nei limiti di quanto previsto dalla norma.
Ogni eventuale modifica a quanto indicato nella relazione tecnica comporta, ovviamente, la necessità di ripetere l’intera operazione di controllo della zavorra.
ADEMPIMENTI IN SEDE DI ESAME
L’attestazione apposta in calce alla relazione tecnica è esibita all’esaminatore prima dell’espletamento della prova di verifica delle capacità e dei comportamenti. Essa attesta che:
- la massa totale effettiva del veicolo, presentato in conformità a quanto in relazione descritto;
- il carico, assicurato con le modalità descritte in relazione, è saldamente ancorato al veicolo in condizioni normali di trasporto.
Pertanto, sotto il profilo in parola, l’esaminatore - rispetto a quanto è in relazione - dovrà verificare esclusivamente:
a) la corrispondenza di marca e modello e numeri di telaio e targa del veicolo;
b) la corrispondenza del carico per tipologia di elementi, numero, dimensioni, materiale e geometria dei solidi;
c) l’esatta conformità della dislocazione degli elementi di carico e delle relative modalità di ancoraggio.
Qualora non siano verificate con esito positivo tutte le condizioni su riportate alle lettere a), b) e c), l’esaminatore redige verbale motivato, dichiarando il veicolo inidoneo ai fini dell’espletamento della prova pratica di guida.
OPERAZIONI PRELIMINARI DELL’ESAMINATORE
Non occorre effettuare l’appello dei candidati prima dell’inizio della seduta d’esame. L’esaminatore chiamerà a sostenere l’esame un candidato alla volta. Nel caso uno dei candidati non dovesse rispondere alla chiamata, l’esaminatore procederà ad esaminare un altro dei candidati presenti. L’assenza di un candidato dovrà essere annotata nel verbale solo al termine dalla seduta d’esame.
L'esaminatore, prima dell'inizio dell'esame, è tenuto a verificare: CON RIFERIMENTO AL CANDIDATO:
- autorizzazione ad esercitarsi alla guida (in assenza del “foglio rosa”, per qualsiasi motivo, il candidato non è ammesso a sostenere l’esame);
- documento di identità del candidato ed eventualmente i documenti di soggiorno;
- che il candidato stesso utilizzi occhiali o lenti a contatto, se prescritto dall’autorità medica. Se al candidato non è prescritto l’obbligo di lenti, egli può, comunque, ugualmente indossare occhiali, lenti a contatto o occhiali da sole per sostenere la prova di valutazione delle capacità e dei comportamenti;
- nel caso di C1 o C, speciale, la presenza di protesi o ortesi, se prescritte da certificato medico rilasciato dalla commissione medica locale.
L’esaminatore dovrà controllare la precedente patente di guida del candidato e procedere al successivo ritiro nel caso di esito positivo dell’esame. Qualora il candidato, prima della prova di valutazione delle capacità e dei comportamenti abbia smarrito la patente di guida, dovrà, al momento dell’identificazione, consegnare all’esaminatore una copia della denuncia di smarrimento. Per svolgere la prova di valutazione delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento della categoria C1 o C, la patente di guida della categoria B del candidato deve essere in corso di validità. Infatti, l’art. 125 del codice della strada prevede che la categoria C1 o C possa essere rilasciata solo a conducente in possesso della categoria B.
CON RIFERIMENTO AL VEICOLO D'ESAME:
- carta di circolazione;
- certificato di assicurazione obbligatoria (a tal proposito, si ricorda che l’ISVASS, con il provvedimento n. 41 del 22 dicembre 2015, ha modificato l’art. 10, comma 5, del regolamento 19 marzo 2010, n. 34, prevedendo che “nel caso di stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria sulla responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore, la trasmissione del certificato di assicurazione avviene su supporto cartaceo tramite posta o, ove il contraente abbia manifestato il consenso… su supporto durevole, anche tramite posta elettronica”. Per effetto di tale modifica, in sede d’esame può essere esibito anche un certificato di assicurazione in formato digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, così come già previsto dal Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’interno con nota prot. 300/A/5931/16/106/15 del 1 settembre 2016);
- nel caso di C1 o C, speciale, la corrispondenza degli adattamenti del veicolo alle prescrizioni risultanti dal certificato medico della commissione medica locale.
Deve, inoltre, essere verificata l’abilitazione tecnica dell’istruttore e, nel caso in cui il candidato sia allievo di autoscuola, l’istruttore deve esibire all’esaminatore, uno dei due documenti:
- o l’autorizzazione rilasciata dalla Provincia territorialmente competente;
- o una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, redatta titolare dell’autoscuola ai sensi dell’art. 445 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, in si attesta che è stato comunicato, alla Provincia territorialmente competente, che il docente presta attività lavorativa presso l’autoscuola alla quale è iscritto il candidato.
PROVE
La prova di valutazione delle capacità e dei comportamenti si svolge presso le sedi degli Uffici Motorizzazione civile ovvero, nel caso di candidati di autoscuole, presso sedi designate dalle autoscuole, dai centri di istruzione automobilistica, o dai gruppi di autoscuole organizzate, previamente ritenute idonee.
La prova pratica di guida si articola in tre fasi:
I FASE: VERIFICA DELLA CAPACITÀ DEL CONDUCENTE DI PREPARARSI AD UNA GUIDA SICURA
Il candidato deve essere in grado di prepararsi ad una guida sicura, effettuando le seguenti operazioni:
a) regolazione del sedile nella corretta posizione di guida;
b) regolazione degli specchietti retrovisori, delle cinture di sicurezza, dell'eventuale poggiatesta;
c) controllo della chiusura delle porte;
d) controllo, a caso, della condizione di pneumatici, sterzo, freni, livelli (olio motore, liquido di raffreddamento, liquido lavavetri, ecc.), fari, catadiottri, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica.
Si sottolinea che detta fase non rappresenta né un'integrazione, né un'estensione dell'esame di teoria. Di conseguenza, l'esaminatore dovrà verificare:
REGOLAZIONE IL SEDILE NELLA CORRETTA POSIZIONE DI GUIDA verificare che il candidato sappia:
- posizionarsi alla giusta distanza dai pedali;
- posizionarsi alla giusta distanza dal volante;
- regolare l’altezza del sedile (ove possibile);
- regolare la corretta inclinazione del sedile (ove possibile),
REGOLAZIONE SPECCHIETTI RETROVISORI, CINTURE DI SICUREZZA POGGIATESTA
SPECCHI verificare che il candidato sappia:
- regolare correttamente lo specchio retrovisore interno (se presente):
- regolare correttamente lo specchio retrovisore sinistro:
- regolare correttamente lo specchio retrovisore destro (se presente).
CINTURE DI SICUREZZA verificare che il candidato sappia:
- verificare l’efficienza delle cinture di sicurezza;
- indossare correttamente le cintura di sicurezza;
- regolare correttamente l’altezza delle cinture di sicurezza.
POGGIATESTA verificare che il candidato sappia:
- regolare il poggiatesta
CONTROLLO DEI DISPOSITIVI
PNEUMATICI verificare che il candidato:
- sappia controllare lo spessore del battistrada;
- sappia verificare “a vista” la pressione di gonfiaggio degli pneumatici;
- sappia controllare la corrispondenza della misura degli pneumatici con quella riportata sulla carta di circolazione;
- sappia individuare la pressione di gonfiaggio consigliata.
RUOTE verificare che il candidato:
- sappia controllare la presenza di lesioni o rigonfiamenti delle ruote;
- sappia controllare lo stato di usura e serraggio dei bulloni delle ruote.
STERZO verificare che il candidato:
- sappia individuare la disposizione dei comandi posti sul volante;
- sappia controllare se lo sterzo abbia movimenti anomali;
- sappia verificare il funzionamento del servosterzo.
FRENI verificare che il candidato:
- sappia individuare ed azionare il freno di stazionamento
PARAFANGHI verificare che il candidato:
- sappia controllare lo stato dei parafanghi
LIVELLI verificare che il candidato:
- sappia controllare il livello dell’olio motore;
- sappia controllare il livello del liquido di raffreddamento;
- sappia controllare il livello del liquido lavavetri.
DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE VISIVA E DI ILLUMINAZIONE verificare che il candidato:
- sappia controllare lo stato generale di fari e catadiottri;
- sappia attivare i proiettori anabbaglianti;
- sappia attivare i proiettori abbaglianti;
- sappia individuare le spie delle luci e dei proiettori abbaglianti;
- sappia attivare gli indicatori di direzione;
- sappia attivare la segnalazione luminosa di pericolo, ove presente.
DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE ACUSTICA verificare che il candidato:
- sappia attivare l’avvisatore acustico
PARABREZZA E FINESTRINI verificare che il candidato:
- sappia controllare l’integrità e la visibilità.
TERGICRISTALLI verificare che il candidato:
- sappia controllare lo stato dei tergicristalli;
- sappia attivare i tergicristalli.
CRONOTACHIGRAFO (non si applica ai candidati alla patente di guida per veicoli della categoria C1 con codice unionale 97) verificare che il candidato:
- sappia verificare il funzionamento del cronotachigrafo;
- sappia attivare il cronotachigrafo.
CONTROLLO PRESSIONE DELL'ARIA, DEL SERBATOIO DELL'ARIA COMPRESSA E DELLE SOSPENSIONI
PRESSIONE DELL’ARIA COMPRESSA verificare che il candidato:
- sappia verificare la pressione dei serbatoi dell’aria compressa;
- sappia verificare la pressione dei serbatoi di eventuali dispositivi ausiliari.
SOSPENSIONI verificare che il candidato:
- sappia verificare la pressione delle sospensioni.
CONTROLLO DEI FATTORI DI SICUREZZA DEL CARICO verificare che il candidato sappia:
- controllare la struttura di contenimento;
- controllare le condizioni dei teli di copertura (ove presenti);
- controllare le chiusure del compartimento di carico;
- controllare i dispositivi di fissaggio del carico.
II FASE: MANOVRE
Il candidato deve effettuare alcune manovre, di cui almeno due a marcia indietro, tra le seguenti:
a) marcia indietro in curva;
b) parcheggio in sicurezza per operazioni di carico/scarico tramite apposita rampa o piattaforma, o strutture similari.
Tali manovre sono effettuate in area chiusa o, comunque, in luoghi poco frequentati, dove le stesse possono essere svolte senza pregiudizio per la sicurezza stradale né intralcio al traffico.
III FASE: COMPORTAMENTO NEL TRAFFICO
Il candidato deve eseguire, in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza ed adottando le opportune precauzioni, le seguenti manovre:
- partenza da fermo: da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico; uscendo da una strada secondaria;
- guida su strada rettilinea; comportamento nei confronti dei veicoli che provengono dalla direzione opposta, anche in caso di spazio limitato;
- guida in curva;
- incroci: affrontare e superare incroci e raccordi;
- cambiamento di direzione: svolta a destra ed a sinistra; cambiamento di corsia;
- ingresso/uscita dall'autostrada (o eventuali strade ad essa assimilabili): ingresso mediante corsia di accelerazione; uscita mediante corsia di decelerazione;
- sorpasso/superamento: sorpasso di altri veicoli (se possibile); superamento di ostacoli (ad esempio vetture posteggiate); essere oggetto di sorpasso da parte di altri veicoli (se del caso);
- elementi e caratteristiche stradali speciali (se del caso); rotatorie, passaggi a livello; fermate di autobus/tram; attraversamenti pedonali; guida su lunghe salite/discese; gallerie;
- rispetto delle necessarie precauzioni nello scendere dal veicolo;
- guida sicura e attenta al risparmio energetico;
- stile di guida in grado di garantire la sicurezza e di ridurre il consumo di carburante e le emissioni durante le fasi di accelerazione e decelerazione, nella guida in salita e in discesa, se necessario selezionando le marce manualmente.
Nello svolgimento delle prove della II e III fase, sul veicolo è presente una persona munita di abilitazione di istruttore di guida in corso di validità, nonché l'esaminatore.
Il candidato è ammesso a sostenere le prove della II fase e della III fase solo se ha superato rispettivamente quelle della I fase e della II fase.
La durata della prova nel traffico e la distanza percorsa devono essere sufficienti per consentire la valutazione della capacità e dei comportamenti di cui è richiesta la verifica.
La durata della prova nel traffico è di 45 minuti.
La prova nel traffico si svolge in una località stabilita dal competente Ufficio Motorizzazione civile, situata in una zona in cui sia possibile svolgere le manovre richieste per il conseguimento delle categorie C1 o C dall’allegato II al decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59. Le autoscuole, i centri di istruzione ed i gruppi di autoscuole organizzati possono richiedere sedute d’esame “in conto privato” anche in comuni diversi da quelli in cui gli stessi hanno sede o ha sede una delle autoscuola consorziata o associata, a condizione che le località d’esame siano idonee allo svolgimento delle manovre previste dalla normativa vigente.
La prova deve essere effettuata in diverse condizioni di traffico.
VALUTAZIONE DI MANOVRE PARTICOLARI
Da diverse aree del territorio nazionale pervengono comunicazioni su differenti modi di valutare i comportamenti tenuti dal candidati nel corso della fase nel traffico delle prove di valutazione delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle patenti di guida.
Le maggiori criticità concernono, in particolare:
a) le manovre di retromarcia;
b) l’inversione di marcia;
c) le manovre di parcheggio;
d) il transito nelle rotatorie a più corsie.
Al fine di fornire ai funzionari esaminatori criteri di valutazione sulle sopra elencate manovre, sono state predisposte delle linee guida – di seguito riportate – cui attenersi rigidamente, al fine di pervenire a valutazioni uniformi sul territorio nazionale.
Dette linee guida sono state elaborate con il contributo di esperti del settore, contattati da questa Direzione, a seguito di approfondito esame, per pervenire al più alto livello di oggettività e razionalità.
La scrivente Direzione, in ogni caso, si riserva la facoltà di apportare ogni modifica alle linee guida, ove si ritenga necessario.
a) marcia indietro in linea retta o con svolta a destra o a sinistra, mantenendosi nella corretta corsia
Per effettuare la manovra di retromarcia in linea retta, il candidato deve, preventivamente, svolgere le seguenti operazioni:
- controllare la strada retrostante tramite lo specchietto retrovisore destro;
- accertarsi che la manovra di retromarcia non crei intralcio o pericolo per la circolazione e azionare l’indicatore di direzione destro.
Il candidato effettuerà la manovra tenendo il volante con entrambe le mani e utilizzando, per avere la visione posteriore, gli specchi retrovisori esterni, mantenendo attivo l’indicatore di direzione destro e procedendo all’indietro a velocità ridotta. Il veicolo deve muoversi parallelamente al margine della carreggiata, senza eccessive oscillazioni e scostamenti (il candidato deve controllare eventuali leggeri scostamenti con piccoli movimenti del volante).
La distanza percorsa durante la manovra non deve essere eccessiva, ma comunque sufficiente a valutare la capacità dell’allievo di effettuare la retromarcia.
Se invece la retromarcia non è in marcia rettilinea, ma prevede una svolta (o comunque di seguire una strada non rettilinea), il candidato, fatte salve le precedenti indicazioni, deve percorrere il tratto rettilineo con innestato l’indicatore di direzione destro. Prima di effettuare la svolta a sinistra deve controllare che la strada sia libera, sia davanti che dietro al veicolo, inserire l’indicazione di direzione sinistro ed iniziare la manovra tenendo il volante con entrambe le mani.
b) Inversione di marcia (ricorrendo sia alla marcia avanti che alla marcia indietro)
La direttiva impone di verificare, in sede di esame, che il candidato sappia effettuare la manovra di inversione ricorrendo sia alla marcia in avanti che alla retromarcia, quindi non con una sola manovra, anche se vi è spazio sufficiente. Di conseguenza, prima di iniziare la manovra, l’esaminatore indica al candidato che l’inversione di marcia va effettuata in più fasi, anche se la larghezza della carreggiata potrebbe consentire di eseguirla direttamente.
In sede d’esame è consigliabile svolgere la prova su carreggiate non troppo larghe.
Premesso che la manovra va effettuata in condizioni tali da non creare intralcio alla circolazione, il candidato parte (da fermo) dal margine destro della carreggiata, per poi svolgere in sequenza le seguenti operazioni:
- inserisce la prima marcia;
- ispeziona la strada davanti, dietro e ai lati, utilizzando opportunamente gli specchi retrovisori;
- ruota il capo verso sinistra per osservare, con la visione diretta, l’angolo morto non coperto dallo specchio retrovisore di sinistra;
- accertatosi che non sopraggiungano altri veicoli frontalmente, inserisce l’indicatore di direzione sinistro e inizia la manovra controllando ulteriormente lo specchietto retrovisore sinistro;
- fa avanzare lentamente il veicolo (a passo d’uomo), sterzando le ruote rapidamente verso sinistra;
- si ferma davanti al margine sinistro della carreggiata senza che la parte frontale del suo veicolo scavalchi il marciapiede o, in sua mancanza, a circa un metro dal muro o dalle auto parcheggiate su quel lato. Poco prima di raggiungere il punto di arresto, deve rapidamente sterzare le ruote verso destra (controsterzo);
- inserisce l’indicatore di direzione destro e la retromarcia;
- manovrando il volante con entrambe le mani, effettua la retromarcia, visionando il tratto di strada laterale e retrostante il veicolo tramite gli specchi posteriori. La retromarcia va effettuata a velocità moderata e percorrendo un tratto di strada che sia sufficiente ad effettuare l’ultima fase di ripartenza. Prima di raggiungere la parte finale di questa fase della manovra, il candidato deve sterzare, velocemente, verso sinistra;
- inserisce la prima marcia e l’indicatore di direzione sinistro;
- guarda rapidamente la strada a destra e sinistra per verificare che non sopraggiungano veicoli (a cui è eventualmente tenuto a dare la precedenza) e parte in avanti impegnando rapidamente la corsia di destra della carreggiata.
c) Parcheggio del veicolo (allineato, a pettine diritto od obliquo, in marcia avanti o in marcia indietro, in piano o in pendenza), uscita dallo spazio di parcheggio
Il candidato deve dimostrare di sapere effettuare la manovra di parcheggio, secondo la modalità indicata dall’esaminatore. In particolare andrà valutata la capacità di impostare la manovra in sicurezza, controllando gli spazi retrostanti e laterali.
Non è importante a quanti centimetri si posizioni rispetto al marciapiede o al limite della strada, bensì che nel compiere la manovra non collida con altri veicoli e non crei situazioni di pericolo invadendo lo spazio degli altri utenti. In ogni caso, a seconda del tipo di parcheggio effettuato la parte del veicolo più vicina al marciapiede deve essere a questo il più possibile parallelo, ovvero il veicolo deve insistere sull’area dello stallo di sosta, entro i margini dello stallo stesso e, in ogni caso, non deve creare intralcio per la circolazione e deve essere correttamente posizionato negli stalli di sosta, se presenti.
Nelle manovre di uscita dal parcheggio, bisogna verificare con particolare attenzione che il candidato:
- inserisca correttamente l’indicatore di direzione, sia nel caso che esca in marcia avanti che in retromarcia;
- ispezioni la strada davanti, dietro e ai lati, tramite gli specchi retrovisori;
- ruoti il capo verso sinistra o destra per osservare, con la visione diretta, l’angolo morto non
coperto dallo specchio retrovisore;
- effettui la manovra con la dovuta cautela ma sollecitamente, senza creare intralcio, ed impegni rapidamente la corsia di destra della carreggiata.
d) Comportamento da tenere quando si deve affrontare una intersezione con circolazione rotatoria (più comunemente chiamata “rotatoria”).
Al fine di fornire ai funzionari esaminatori criteri di valutazione su detta manovra, si forniscono le seguenti disposizioni, cui attenersi rigidamente, al fine di pervenire a valutazioni uniformi sul territorio nazionale.
Dette disposizioni sono state elaborate con il contributo di esperti del settore, contattati da questa Direzione, a seguito di approfondito esame, per pervenire al più alto livello di oggettività e razionalità.
La scrivente Direzione, in ogni caso, si riserva la facoltà di apportare ogni modifica, ove si ritenga necessario.
Sia approssimandosi alla rotatoria che percorrendo l’anello, il candidato dovrà sempre tenersi sulla corsia di destra, in prossimità del margine destro della carreggiata.
Nella manovra di immissione nella rotatoria non è necessario che il candidato azioni l’indicatore di direzione, salvo che debba imboccare la prima uscita sulla destra (nel qual caso utilizzerà quelli di destra). Successivamente azionerà l’indicatore di destra, all’interno dell’anello, con idoneo anticipo rispetto al momento in cui imboccherà il braccio di uscita prescelto: in pratica ciò dovrà avvenire subito dopo aver superato il braccio d’uscita precedente a quello che dovrà imboccare.
LUOGO E DURATA DELLA PROVA PRATICA
La durata della prova e la distanza percorsa devono essere sufficienti per consentire la valutazione della capacità e dei comportamenti di cui è richiesta la verifica.
La III fase della prova pratica va condotta, se possibile, su strade al di fuori del centro abitato, su superstrade ed autostrade (o simili), nonché sui diversi tipi di strada urbana (zone residenziali, zone con limiti di velocità fissati a 30 e 50 km/h, strade urbane a grande scorrimento), rappresentativi delle diverse difficoltà che il futuro conducente dovrà affrontare.
Permette di conseguire:
Particolarità:
si può
conseguire solo se già in possesso di patente B
Fonti
normative
Circolare 28825 del 19 settembre 2019
Circolare 28825 del 19 settembre 2019
Circolare 2613 modalità d’esame
Circolare 197 svolgimento prima fase esame guida
Circolare 197 svolgimento prima fase esame guida

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